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La Ferrari torna alla vittoria e lo fa in grande stile: P1 e P2 con Leclerc e Sainz. Disastro RedBull, terzo Hamilton
Riparte la stagione delle corse e riparte nel segno rosso Ferrari. La pole position nelle cronometrate del sabato ed una gara senza sbavature consegnano la vittoria ad uno straordinario Charles Leclerc. Alle sue spalle Carlos Sainz che raccoglie i frutti di una gara diligente e concreta oltre che il regalo offerto sul piatto d’argento dal disastro Red Bull.
Con le Mercedes ancora in grande affanno, la storia di questa prima stagionale è questione per due coppie: Leclerc/Verstappen per la vittoria e Sainz/Perez per quello che resta del podio.
La partenza fulminea al semaforo consegna la leadership al monegasco in rosso con il campione del mondo in carica a tentare di tenere il passo. Alle loro spalle la sfida tra scudieri premia il ferrarista per lunghi tratti di gara.
Hamilton ha il suo bel da fare per tirare fuori qualcosa di buono da una Mercedes troppo indietro dopo il cambio di regolamento, ma c’è. Il pluricampione del mondo britannico ha la stoffa per far bene anche in condizioni non ottimali.
Quando la gara, dopo anche l’entrata della safety car, sembrava avviarsi stancamente alla conclusione, arriva il doppio colpo di scena. Prima Sainz infila Verstappen per la seconda posizione e subito dopo il campione del mondo si ritira per problemi tecnici.
Quando manca ormai solo un giro alla bandiera a scacchi, con Leclerc davanti e Sainz in seconda posizione, il terzo gradino del podio sembra poter essere affidato alla seconda Red Bull. Perez deve guardarsi le spalle da un redivivo Hamilton, ma sembra avere le carte giuste per portare a casa il risultato. A poche curve dal traguardo si materializza il finale horror per la scuderia austriaca. Testa coda di Perez costretto al ritiro con la sua Red Bull ferma in mezzo alla pista e terzo posto per Hamilton che saluta e ringrazia. Quarta finisce l’altra Mercedes con George Russel.
Menzione speciale per Kevin Magnussen. Il danese, che ha trovato un sedile solo dopo l’allontanamento di Nikita Mazepin, conquista un inatteso quanto meritato quinto posto rifilando oltre 15 secondi al titolare del sediolino n.1 Mick Schumacher.
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