ERASMUS+, per uno sport più inclusivo e accessibile, più lungimirante e digitale, più verde e più internazionale

0
256

“Inclusione e partecipazione vanno di pari passo per promuovere la qualità della realizzazione personale di ogni individuo, con o senza disabilità, ovvero il suo sviluppo umano.

Il Programma Erasmus ha già dimostrato in passato di essere un valido strumento a supporto di questa visione: l’auspicio è che sempre più esso riesca ad attrarre progetti e idee validi anche nell’ambito sportivo.”


Sono queste le parole usate dal Sottosegretario di Stato Valentina Vezzali nel videomessaggio realizzato per l’evento di lancio del nuovo programma Erasmus+ 2021-2027, tenutosi presso la protomoteca del Campidoglio alla presenza dei Ministri dell’università e ricerca Maria Cristina Messa, dell’Istruzione Patrizio Bianchi, per le politiche giovanili Fabiana Dadone e del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.

Gli interventi delle autorità politiche, inframezzati da interessanti testimonianze da parte di giovani che hanno partecipato alle attività di Erasmus+, hanno rimarcato l’importanza crescente che il progetto riveste all’interno delle strategie di rafforzamento dell’Unione Europea, sottolineando come i quattro pilastri dell’Innovazione tecnologica, della Sostenibilità, della Partecipazione e dell’Inclusione possano e debbano essere sfruttati in sinergia al fine di rafforzare l’efficacia del programma.

Una sinergia che già permea l’impegno delle diverse amministrazioni le cui iniziative e collaborazioni sono improntate a rafforzare le attività di propria competenza e al contempo offrire agli altri gli spazi e le opportunità per ampliare l’offerta disponibile a studenti, sportivi e lavoratori interessati a Erasmus+.

Piena unanimità, sia da parte delle autorità politiche che dei testimonial dei progetti Erasmus+, sull’importanza di aprirsi a nuove esperienze, culture differenzi, usi e costumi non conosciuti, al fine di valorizzare una diversità che costituisce uno dei valori più importanti dell’esperienza comunitaria.


Comments are closed.