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Vittoria di misura per i ragazzi di Braglia al “Partenio”, i quali sfruttano una sbavatura della difesa avversaria a inizio gara e puniscono la Cavese, la quale ha  mancanto l’appuntamento del pari davanti alla porta.
Avellino chiamato a tenere il ritmo nella serrata contesa per un posto utile per i Play Off, mentre opposto il destino della Cavese, la quale deve dare un deciso cambio di direzione sotto la guida di Campilongo per evitare la nefasta retrocessione diretta.
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Doppio cambio rispetto all’ultimo match finito in pari contro il Teramo nel 3-5-2 dell’Avellino guidato dal tecnico Braglia: Illanes fa accomodare Rocchi in panchina e completa il trio difensivo davanti a Forte insieme a Silvestri e Miceli, mentre Santaniello prende il posto di Fella e compone l’attacco insieme a Bernadotto. Confermata la linea a 5 titolare dell’ultima sfida.
Come gli irpini, anche la Cavese del tecnico Campilongo utilizza il 3-5-2, una novità per i blufoncé visto che nell’ultima uscita persa di misura contro il Palermo è stato utlizzato il 3-4-3, complice anche dei continui movimenti di mercato tra entrata e uscita. Così in campo: il 2000 Granata prende il posto del partito Tazza e compone la difesa con De Franco e Marzupio davanti a Russo. Centrocampo con Senesi, Pompetti e Lulli rispettivamente al posto di Nunziante, dello squalificato Matera e il trasferito Russotto, insieme ai confermati Cuccurullo e Ricchi. Coppia d’attacco composta da Bubas e Calderini.
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Inizio con leggera fase di studio da parte delle due compagini campane, con gli irpini che si rendono più intraprendenti nel cercare la costruzione, mentre i blufoncè aspettano e puntano sulle fasce alla prima possibilità.
Centrocampo a specchio con due approcci differenti, ma l’analisi dura solo 10′ e l’Avellino si porta subito in vantaggio: Tito sulla sinistra mette per Adamo che sfrutta l’intervento fuori tempo del giovane Granata, stoppa e in diagonale batte facilmente Russo.
Partita sbloccata e subito da gestire comodamente per gli irpini che guadagnano sicurezza con questo vantaggio.
La Cavese non ci sta e al 24′ Bubas raccoglie il suggerimento del compagno di reparto Calderini e prova ad infilare Forte con una botta secca, ma quest’ultimo para a distanza ravvicinata.
L’occasione dà la scossa che serve ai blufoncé che più volte riescono a raggiungere l’area come nel 29′ con un rigore dubbio su Calderini, ma i ragazzi di Braglia non perdono i punti di riferimento e provano a creare pericoli dalle fasce come in occasione del vantaggio.
Le sortite nel finale non danno alla Cavese il prezioso pari e l’Avellino può respirare, ritornando negli spogliatoi con il vantaggio di misura.
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La ripresa inizia con un cambio per la Cavese con Granata, autore del sanguinoso errore in occasione del vantaggio dell’Avellino, che lascia il posto a De Vivo, tra l’altro ex della gara.
Inizio frenetico per ambedue le compagini, le quali iniziano a ritmo alto e senza risparmiarsi, ma il secondo tempo sarà targato blufoncé.
Al 10′ arriva un’occasione particolarmente ghiotta con Cuccurullo che liscia il pallone a centro area in occasione di un pericoloso calcio d’angolo per i blufoncé.
La Cavese prova a fare proprio il momento e cercando con insistenza il pareggio, mentre l’Avellino subisce questo capovolgimento di fronte e aspetta di colpire in ripartenza, rischiando però di essere schiacciata dalle incursioni avversarie.
Al 17′, Braglia cerca subito di ribaltare il trend negativo dei suoi ragazzi con una serie di cambi e per poco non fa bingo proprio con il neo entrato Carriero, lesto a rubare palla a Bubas e insidiare Russo, il quale respinge in stile pallavolistico con un baker.
La controrisposta da parte della Cavese non si fa attendere e Campilongo pesca De Paoli dalla panchina, il quale al 30′ viene servito da Pompetti e si trova a tu per tu con Forte, ma il portiere si conferma provvidenziale come nel primo tempo con Bubas e rispinge di piedi la conclusione del neo entrato.
Passa il tempo, le occasioni non si concretizzano e la Cavese molla piano piano la presa, concedendola nuovamente all’Avellino che ha sofferto e difeso il vantaggio minimo, quanto basta per raccogliere i tre punti.
Un tempo a testa, ma è alla fine l’Avellino ad avere la meglio con una rete di scarto e mantenendosi nelle zone d’alta quota, mentre alla Cavese poco si può rimproverare per una sconfitta che non avrebbere meritato ai punti, arrivata su errore del singolo e con una pari sempre sfiorato ma non concretizzato davanti alla porta.

 


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