Spadafora. Non ho nulla contro la Serie A. Il calcio può ripartire se c’è sicurezza.

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E’ evidente che ce ne era bisogno. Torna a parlare così il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

E’ evidente che l’interpretazione strumentale delle dichiarazioni di Spadafora, hanno costretto lo stesso ministro a tornare sull’argomento e puntualizzare una serie di concetti.

Dopo l’intervento al programma di Fabio Fazio (Che Tempo che Fa) e i titoli di alcune testate, Spadafora è tornato ad affrontare i temi legati al nuovo DPCM che apre alla possibilità di avviare gli allenamenti e soprattutto ha lanciato un segnale importante ai detrattori che lo vorrebbero in scontro con il mondo del calcio.


Ancora una volta, quindi, Spadafora ha sottolineato come il mondo del calcio, prima ancora della sua funzione sociale, prima ancora della questione squisitamente sportiva, abbia una valenza economica impossibile da sottovalutare.
Erano dati già snocciolati in altre circostanze, ma ancora una volta ha voluto sottolineare il perché, al calcio, sia dedicata un’attenzione particolare.
Il mondo del pallone muove un indotto economico fondamentale per l’economia del paese e, ancora più, movimenta circa 1,5 miliardi per il fisco italiano. Di questi flussi fiscali derivanti dal calcio, il governo ne trae benefit che ridistribuisce alle altre federazioni sportive, garantendone così la sopravvivenza.
Far ripartire il calcio significherà garantire, quindi, la continuità di gran parte dello sport nazionale.

Ripartenza dei Campionati e Protocollo Sanitario

Capitolo a parte riservato alla questione “Protocollo sanitario” e di conseguenza “ripartenza dei campionati”.
Così come già sottolineato da Fazio, il protocollo sanitario presentato dalla FIGC per la ripresa degli allenamenti di squadra, non è stato ritenuto soddisfacente dal Comitato tecnico scientifico.
Protocollo da rivedere, ma certamente non bocciato a priori. Analisi a parte “per le altre leghe”.
Valutata l’evidente difficoltà, a partire dalla massima serie, a rispettare certe indicazioni, il Ministro Spadafora ha poi sottolineato la propria perplessità relativa all’applicabilità per le “altre leghe” e per i dilettanti.

Tutt’altro che una chiusura alla ripartenza, anzi. Un motivo in più per affrontare il confronto sulla base di competenze specifiche nei vari ambiti per puntare fortemente al rilancio del mondo sportivo.

Se il protocollo sarà approntato, con il parere favorevole di tutte le parti, dal 18 Maggio ripartiranno gli allenamenti di squadra.
Questo, sottolinea il Ministro, non vuol dire implicitamente che ripartiranno i campionati. La FIGC ha individuato, indicativamente, metà Giugno come data utile alla ripartenza. Un tempo lunghissimo, attraverso il quale nessuno può fare previsioni. Così come evidenziato anche dal Presidente Sibilia ai nostri microfoni, l’agenda è dettata dalla situazione epidemiologica.

Stoccata finale a certa stampa dedita al servizio di interessi di parte

Spadafora, in chiusura, ha bacchettato chi, anche attraverso un uso personalistico della stampa, prova a “tirare la giacca” del governo per favorire i propri interessi.
Modi consolidati, questi, che trovano buona sponda in certa stampa appunto, al soldo degli interessi di questa o di quell’altra parte.
“Con me, da questo punto di vista, avete totalmente sbagliato strategia”.

In un momento come questo, delicato ed incerto, l’obiettivo comune dovrebbe essere ritornare alla normalità. Qualsiasi tipo di sciacallaggio, tutt’altra cosa rispetto al pensiero critico, è da condannare senza se e senza ma.


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