Serie A, il piano di Gravina per concludere il campionato 19/20
Alcuni autorevoli esperti della medicina sportiva e dell’epidemiologia hanno espresso perplessità su di un ritorno in campo della Serie A nel breve periodo. Ed allora, ecco il Piano B del Presidente della FIGC Gravina
Non tutti sono convinti del fatto che si possa riprendere a giocare sui campi di Serie A nel breve periodo. Dopo il parere negativo espresso in tal senso nei giorni scorsi dal Prof. Giovanni Rezza, epidemiologo dell’ISS, era arrivato inoltre ieri lo scetticismo del Dott. Enrico Castellacci, già medico della Nazionale Italiana. Lo stesso Castellacci aveva infatti manifestato perplessità su un’eventuale ripartenza del massimo campionato tra fine Maggio ed inizio Giugno.
Le opinioni del mondo scientifico non devono in ogni caso essere passate inosservate al Presidente della FIGC Gabriele Gravina. Il numero uno della Federcalcio ha così rilasciato nella giornata di oggi un’intervista al quotidiano “La Repubblica“. Con la stessa, ha evidenziato quelle che sono le possibili soluzioni al vaglio per completare la stagione 19/20. Nel caso in cui non fosse possibile ripartire a Giugno, ha detto Gravina, la ripresa slitterebbe a Settembre. In quel caso, si giocherebbe il campionato attualmente in corso sino al mese di Novembre. Il stagione 20/21 partirebbe invece a Gennaio e si disputerebbe in 5 mesi. La formula al vaglio per restringere i tempi sarebbe, in questa ipotesi, la suddivisione del campionato in 2 gironi con disputa di play-off e play-out. Il tal modo, si riuscirebbe a concludere il tutto in tempo utile per consentire la disputa degli Europei.
Qualora invece si dovesse riprendere entro Giugno, la stagione potrebbe essere completata giocando a porte chiuse solo in impianti del Sud Italia. Una soluzione, quest’ultima, che garantirebbe alle squadre dei territori maggiormente colpiti dall’epidemia di riprendere le attività in tutta sicurezza.