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FIGC, approvate le linee guida per l’elaborazione del protocollo sanitario destinato alle squadre

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Quest’oggi, la FIGC si è riunita con la propria commissione medica.  All’ordine del giorno c’è stata l’elaborazione delle prime linee guida ispiranti il protocollo sanitario che guiderà le squadre nella ripresa delle attività

Iniziano ad emergere i primi punti cardine sui quali sarà basato il protocollo medico-sanitario che la FIGC elaborerà nelle prossime settimane per disciplinare la ripresa degli allenamenti. A tal proposito, sono diverse le indicazioni trapelate dalla riunione di oggi tenuta tra la Federcalcio e la Commissione medica. In primis, si tenderà a privilegiare nella fase iniziale della ripartenza la modalità “ritiro“. In tal senso, strumentale sarà la creazione del cosiddetto “gruppo squadra” formato da atleti, tecnici e staff. Questi soggetti saranno tutti sottoposti ad appositi test sierologici e molecolari rapidi per verificare l’eventuale positività al Coronavirus. La ripresa delle attività sarà inoltre scaglionata. Si partirà infatti prima dalla Serie A, per poi passare alla Serie B, alla Serie C ed ai dilettanti. Il tutto in un’ottica volta a favorire il corretto espletamento dei controlli sanitari necessari per garantire la sicurezza di tesserati ed addetti ai lavori.

LA NOTA DELLA FIGC

Si è svolta oggi in videoconferenza la seconda riunione della Commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal Prof. Paolo Zeppilli. Lo scopo è stato quello di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici.

Il protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’. Lo stesso sarà formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.

In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva). La misura sarà propedeutica alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico, un’anamnesi accurata. Infine, sarà prevista una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue.

Peraltro, su input della stessa FIGC, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità. Priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.


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