Ferrari: tutte le novità tecniche portate a Spa

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La Ferrari spera di raccogliere tra Spa e Monza il primo successo stagionale. Introdotte in Belgio rilevanti novità dal punto di vista aerodinamico e motoristico

I mitologici tracciati di Spa e Monza arrivano come una manna dal cielo, dopo la pausa estiva, per la Ferrari. Finalmente la Rossa pare avere a propria disposizione il terreno perfetto per fare la differenza. Obiettivo sarà, tra la tappa belga del mondiale e quella italiana, la conquista del primo successo stagionale in questo sinora deludente 2019. Le piste, caratterizzate dalla richiesta di basso carico, si adattano infatti perfettamente alle caratteristiche della SF90, ancora più marcate a seguito del pacchetto aerodinamico introdotto in Belgio. Prova ne sembrano essere le prestazioni di quest’oggi in sede di prove libere. In entrambe le sessioni, le vetture di Maranello sono state le più veloci, prima con l’1’44″574 fatto segnare da Sebastian Vettel nella FP1 e poi con l’1’44″123 di Charles Leclerc nella FP2. Mercedes lontane, distanziate di un secondo e tre decimi nella prima sessione e di otto decimi nella seconda.

ALI SCARICHE E NUOVA POWER UNIT

Ferrari, Spa: cofano motore affusolato ed ala posteriore scarica. Foto: F1 Analisi Tecnica

La Ferrari si è presentata a Spa con importanti adattamenti dal punto di vista aerodinamico. In primis, l’ala anteriore è apparsa molto più scarica, con le bandelle frontali quasi appiattite sulla base della stessa. Questo per consentire una minore resistenza all’avanzamento e, di conseguenza, una maggiore velocità di punta, fondamentale sul lungo rettilineo del Kemmel e nei curvoni veloci Eau Rouge, Raidillon e Blanchimont. Stessa cosa vale per l’ala posteriore, avente ora una disposizione quasi orizzontale rispetto al suolo. Modificato anche il sistema di apertura del DRS, caratterizzato da forma più affusolata, così come il nuovo cofano motore, anch’esso sostituito e modificato in vista del doppio appuntamento italo-belga.


 

Ferrari Power Unit Evo 3

Introdotta inoltre la Power Unit Evo 3, che garantirà, tuttavia, un minore incremento di potenza rispetto a quanto ci si attendeva. La terza versione del motore 064 apporterà infatti migliorie soprattutto da un punto di vista di gestione delle temperature. Riprogettata la camera combustione, che consentirà ora di conservare meglio l’equilibrio termodinamico del propulsore. Ridotti anche i consumi nonostante una leggera maggiorazione del numero di cavalli erogato (circa 20 in più della precedente versione).


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