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F1, verso il rinvio anche le gare di Montreal e del Paul Ricard: dove potrà cominciare la stagione?

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Le autorità francesi e quelle canadesi spingono verso il rinvio delle prove del Mondiale di F1 ospitate dai circuiti di Montreal e Le Castellet. Possibile partenza in Austria o in Gran Bretagna

Resta ormai solo una formalità l’annuncio del rinvio del GP del Canada di F1. La decisione dovrebbe arrivare entro il fine settimana e potrebbe essere seguita a ruota anche dal rinvio del GP di Francia. Con la ormai più che probabile mancata disputa delle due prove del Mondiale previste nel mese di Giugno, l’inizio della stagione 2020 del circus dovrebbe essere irrimediabilmente spostata al GP d’Austria del 5 Luglio. A Spielberg, infatti, le autorità locali paiono aver dato segnali di apertura, allentando negli ultimi giorni, tra l’altro, le misure di sicurezza relative al diffondersi dell’epidemia da Coronavirus. Il tutto sarebbe dovuto al calo degli infetti, che rende speranzosi anche gli organizzatori del Gran Premio.

Il Red Bull Ring potrebbe addirittura ospitare due prove del Mondiale per consentire a Liberty Media di salvaguardare le entrate relative alla vendita dei diritti TV. Identica soluzione potrebbe essere utilizzata per il GP in programma a Silverstone il 19 Luglio. Nei giorni scorsi, si era addirittura paventata l’ipotesi di correre in due direzioni opposte sul tracciato inglese per aumentare ancora di più lo spettacolo. Non da escludere, in ogni caso, la pista che vedrebbe proprio Silverstone come tappa inaugurale del Campionato 2020. Le soluzioni logistiche offerte dal circuito britannico sarebbero infatti ideali per diverse scuderie. A tal proposito, deve rilevarsi come 6 dei 10 team attualmente gareggianti in F1 abbiano sede nel Regno Unito. Trattasi di Mercedes, Red Bull, Mclaren, Renault, Racing Point e Williams, che sarebbero ovviamente favorevoli a tale opzione.


In ogni caso, le prove inaugurali del Campionato del Mondo sarebbero disputate a porte chiuse per salvaguardare la sicurezza di piloti, meccanici e spettatori. Un triste spettacolo, che garantirebbe tuttavia la possibilità ai motori, da troppo tempo silenziosi, di tornare finalmente a rombare.

 


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